Giovane, brillante, laureata in Scienze della Comunicazione a Bari, Marika Marangella è una dei volti più belli ed interessanti dell’Italia che vuole cambiare, nonché una delle star più promettenti di uno dei social network più in voga del momento: Instagram.
Marika, raccontaci un po di te, partendo dalle tue origini.
Che dirti, sono nata e cresciuta a Taranto, la città dei due mari, 23 anni fa.
Quale è stato il tuo percorso di studio?
Tra i tasselli fondamentali del mio percorso di studi, non posso non citare quella che per me è stata l’esperienza formativa più importante, cioè l’aver preso parte al progetto Erasmus. Ho studiato per 6 mesi presso l’Université Paris Sorbonne vivendo in quella che ho sempre visto come la città dei miei sogni, Parigi.
Tornata dall’Erasmus mi sono laureata in Scienze della Comunicazione, meno di un anno fa, presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” con una tesi in Culture Letterarie e Visuali Anglo-Americane dal titolo: “Appunti di storie in(quadrate): dalla Street Photography alla Mobile Photography” e, attualmente, frequento un Master Executive in Digital Marketing for Tourism and Events Management presso la Bologna Business School.
Quando è stata la prima volta che ti sei iscritta ad un social e come hai vissuto l’esperienza online?
La mia prima iscrizione ad un social è avvenuta nel 2008, creando il mio attuale profilo Facebook. Inizialmente ho vissuto l’esperienza come un “rimanere in contatto con”, quindi ho cercato di mantenere i contatti piuttosto che crearne dei nuovi, per la creazione di nuovi ho sempre preferito l’offline.
Sei una delle Instagramers più seguite nel panorama italiano, quando è nata questa tua passione?
Nel Dicembre 2013 ho creato il mio profilo Instagram, ma ho iniziato a farne un uso assiduo e ragionato da Luglio 2014, che lo indico come il mio anno 0. L’iscrizione ad Instagram è avvenuta quasi per sbaglio, complice un’amica ed un contest fotografico su Facebook. Passati i primi mesi di “rodaggio” ho capito le potenzialità ed ho iniziato a navigare nella sezione esplora del social, che mi ha permesso di scoprire gran parte dei miei attuali “followers”. Ho iniziato a frequentare i primi Instameet pugliesi e parigini, ho vinto qualche contest locale sia in Puglia che a Parigi e poi, a giugno 2015, la grande sorpresa… Sono stata inserita da Instagram nella lista dei “Suggeriti” cioè tra gli utenti più ispiranti, crescendo in maniera esponenziale in un paio di settimane. Finito l’Erasmus, sono tornata in Italia, e sono entrata a far parte di Instagramers Italia, diventando Local Manager della Community degli @Igers_Taranto. Nel frattempo, ho iniziato a prendere parte ad alcuni Instagram Tour e a collaborare con le prime aziende come Influencer e/o Ambassador.
Come vivi il rapporto con i tuoi followers?
Cerco di interagire con gran parte di loro. Sicuramente, come nella vita offline, con quelli con cui c’è più affinità si è istaurata una vera amicizia e si cerca di vedersi il più possibile, con altri complici le distanze ci si tiene in contatto quotidianamente e digitalmente sperando di incontrarsi, prima o poi.
Quali sono le componenti per diventare una instagramer di successo?
Sembrerà banale, ma “essere se stessi” lo indicherei come la chiave del successo e come elemento fondamentale per costruirsi un vero seguito. Senza dubbio, l’occhio fotografico aiuta nella realizzazione di un buon contenuto visual e nella crescita in termini di numeri, likes e followers, ma dietro il like e il follow c’è la persona.
Quale è il tuo rapporto con la fotografia?
Per me la fotografia è la possibilità di raccontare qualcosa con un’immagine, dalla quotidianità ad un progetto visivo strutturato.
La tua pagina pullula di foto meravigliose realizzate dalla tua sensibilità nell’osservare i luoghi, le persone, gli oggetti. Pensi che i social potranno in futuro diventare il miglior spazio dove sponsorizzare i territori e i vari brand?
Assolutamente sì, soprattutto nel caso delle destinazioni turistiche. Un buon uso dei social è importante per mantenere ed attrarre nuovi e vecchi clienti, ma anche per la diffusione dei valori del brand o della destinazione.
Puntare sul personal branding può rivelarsi redditizio nel tempo? Nel tuo caso lo è diventato?
Sì, se ben fatto. Nel mio caso non lo considero redditizio, ma sicuramente mi ha permesso di capire meglio i meccanismi legati al Sé in era digitale ed in ottica business.
Come vedi i social network, nel tuo caso Instagram, in futuro?
Instagram sta cambiando molto velocemente ed è sempre più legato a Facebook anche in termini di funzionalità. In futuro vedo Instagram molto più incentrato sul contenuto video che su quello fotografico.
Pensi mai di lasciare la tua Puglia, o l’Italia?
Ho lasciato la Puglia un paio di giorni fa, ma non a titolo definitivo. In futuro vorrei lasciare l’Italia e tornare in Francia, magari a Parigi.
Secondo te, può un/una influencer contribuire su una tematica come l’immigrazione e darne una sua visione attraverso uno scatto?
Direi: DEVE. Quando si ha la possibilità di interfacciarsi e di raggiungere un gran numero di utenti, prendere una posizione su tematiche difficili come quelle dell’immigrazione o comunque essere portatore sano di contenuti culturali usando lo strumento digitale ed in questo caso uno scatto, è un’opzione di crescita e confronto che l’influencer dà a se stesso. Personalmente sono molto legata alla tematica per motivi accademici. Ad esempio, ad ottobre 2016, ho avuto la possibilità di visitare la mostra World Press Photo a Bari, durante un evento igers ed in quell’occasione la visione delle foto vincitrici ha generato in me il bisogno di esprimere il mio pensiero visivamente, realizzando così una foto. Scatto che per l’impatto visivo generato, il giorno dopo l’evento, è stato citato da gran parte della stampa locale (La Repubblica Bari, ANSA Puglia, ecc…).
Quali sono i tuoi progetti? Quali i tuoi sogni?
I miei progetti sono interamente legati al mio sogno di ritornare in Francia.
Grazie Marika, che le stelle ti accompagnino nella Ville Lumiére.
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